Gazeta Buenos Aires - Il Job Film Days 'contro Putin', vince Borenstein

Il Job Film Days 'contro Putin', vince Borenstein
Il Job Film Days 'contro Putin', vince Borenstein

Il Job Film Days 'contro Putin', vince Borenstein

Festival terminato oggi a Torino

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E' stato assegnato a "Mr Nobody against Putin", di David Borenstein, il premio per la migliore opera al festival cinematografico "Job Film Days", terminato oggi a Torino. "Realizzato tramite footage girato e trafugato con grande rischio per la sicurezza personale - è la motivazione - Mr. Nobody Against Putin è un documentario che testimonia anzitutto il coraggio del suo protagonista, Pasha, disposto a fronteggiare ritorsioni ed esilio pur di denunciare la deriva autoritaria della società russa seguita all'invasione in Ucraina". La pellicola "ci appare - prosegue il testo - come un lavoro quanto mai necessario in questi tempi di tanta cecità da parte di società impegnate a perpetrare l'orrore". Il Job Film Days, giunto alla sesta edizione e diretto da Annalisa Lantermo, è dedicato alle tematiche del lavoro e dei diritti dei lavoratori. Il Gran Premio della Giuria (presieduta da Paola Randi e composta da Eva Parey, Paola Valentini, Matteo Berardini e Domenico Princigalli) è stato conferito a 'How to Talk to Lydia?' di Rusudan Gaprindashvili. Nella categoria su salute e sicurezza sul lavoro primo premio ex aequo a "Naima", di Anna Thommen, che parla di una migrante che studia in Svizzera per diventare infermiera e ricongiungersi ai propri figli, e a 'Bad Reputation', di Marta García e Sol Infante, che segue il percorso di sopravvivenza di una prostituta di strada e ha, fra l'altro, il "merito di accendere un faro su un territorio lavorativo", quello dei sex worker, che "in Italia necessita ancora di legislazione specifica, e così di tutele sociali e assicurative, welfare, salute e sicurezza". Il premio al miglior regista che abbia sviluppato temi di interesse per il Piemonte è stato assegnato a 'Dream Car Wash', di Edoardo Brighenti, corto di 13 minuti che "racconta pochi tratti un angolo di umanità fatta di lavori a giornata, di piccoli soprusi, di sogni che danno la forza di superare le avversità quotidiane". "Proprio nella parola 'sogno' - informa un comunicato - la giuria ha rintracciato un legame con la Regione Piemonte, territorio da sempre propenso all'accoglienza e alla realizzazione dei sogni di chi lo abita. Una Regione che ha visto nascere il cinema, la televisione, la radio, la moda e l'elettronica. Una Regione che oggi è culla di molte imprese che integrano valori morali e principi di sostenibilità nelle loro attività. E l'idea che oggi, nel mondo in cui viviamo, si possa continuare ad avere dei sogni, e coltivarli, e vederli realizzati, ci è parsa una ricchezza non da poco".

Ch.Luna--GBA