

Monica Guerritore sul set, ecco la mia Magnani selvatica e vera
'Anna' , "per farla rivivere bisogna tradirla"
Nessuna paura, "mica è un salto con l'asticella" e non è neppure un'ossessione o difficoltà nel toccare un mito: "In fondo siamo attori di teatro, allora che dovremmo fare con Lady Macbeth?". Monica Guerritore sembra insomma avere tutto sotto controllo mentre, vicino all'isola Tiberina, è al trucco per diventare piano piano quell'Anna Magnani a cui sta dedicando un film, voluto da tanti anni, come protagonista e regista. Siamo sul set di 'Anna' in un camion della produzione e la Roma di Nannarella comincia a mostrare la sua intatta capacità di creare quei primi irritanti caldi di stagione verso cui nessuno è preparato. Ma come si fa a raccontare Anna Magnani? "Bisogna mettercisi accanto e riviverla, cercando di tradirla cioè di tradire l'immagine che ne abbiamo, per riportarla poi vera, vera. Tutto ciò che è nel film è vero, compresa me, la mia faccia, i miei gesti, devono essere veri perché non puoi tradire la sua autenticità travestendoti come al Bagaglino. Se ci riusciamo, anche solo in minima parte, abbiamo restituito anima, corpo, cuore alla Magnani. Ma per fare questo ci vuole anche più coraggio". Quanto era moderna? "Lei non ha età e quindi è moderna anche oggi. Quando mi trucco, mi trucco come lei. Ci sono però tante cose in lei che fanno parte delle donne degli anni Cinquanta. Lei è vera, però allo stesso tempo si cura; è vera, però allo stesso tempo ha un giorno i capelli in un modo e un altro giorno in un altro". È un po' trasandata? "Non è la parola giusta, è molto curata invece. Però è selvatica. Sicuramente è una donna che non segue le mode, perché vuole essere se stessa. Ha una grande forza in questo e potrebbe indicare una via alternativa alla femminilità. Non c'è nessun personaggio femminile che possa raccontarla. Nessuno l'ha ancora mai scritto, allora è meglio interpretare la Magnani".
C.Acosta--GBA