

Pepito Rossi, 'Mondiale club buffonata, lezione per quello 2026'
Ex azzurro ora vicepresidente Cosmos: così americanizzano calcio
"Non ho seguito neanche una partita, questo Mondiale per club l'ho trovato una buffonata..". 'Pepito' Rossi, 30 maglie azzurre e 7 gol in nazionale, è sempre stato fiero delle sue origini Usa. Italoamericano di Teanek, appesi gli scarpini è tornato nel New Jersey e a 38 anni ha cominciato un'altra avventura come vicepresidente dei New York Cosmos. Ma il nuovo torneo a 32 squadre voluto da Fifa e celebrato tra Pasadena e New York proprio non lo affascina. "Vogliono americanizzare il calcio - dice al telefono con l'ANSA - ma il calcio non e' ne' americano, ne' europeo: e' mondiale". Il problema - il personale bilancio di Rossi - è che "al centro c'e' lo show, non i giocatori che sono gli attori senza i quali il film viene male". Troppe partite, temperature esagerate ("giocare la finale sulla costa est a meta' luglio e' un'assurdità: sapete che umidità c'è qui?"), interruzioni per il maltempo: i motivi di scetticismo sono tanti. "Di buono, questo Mondiale per club ha una cosa: aver attivato l'interesse per il calcio dei tifosi americani. Spero che la lezione di questo torneo serva per il Mondiale vero, quello Usa-Canada-Messico del prossimo anno".
A.Castillo--GBA